18 giugno 2021

Prestiti incorporati in azione: il potenziale del “Buy Now, Pay Later”

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Di: Currencycloud
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In un modo o in un altro, il credito esiste quasi da sempre come il denaro. Il concetto di prestito è parte integrante dei sistemi finanziari, ma la modalità con cui i consumatori accedono a questo servizio sta cambiando. 

La grande recessione del 2008 ha portato le nuove generazioni a diventare più avverse a debiti rispetto a quelle precedenti. Basta pensare che la percentuale di titolari di una carta di credito tra i Millennials e la Generazione Z corrisponde rispettivamente al 50% e 36%, mentre quella registrata tra i Boomer è del 69%.

L’accesso ai servizi di prestito, però, è ancora una necessità, a prescindere dal livello di avversione nei confronti dei debiti. Per soddisfare le diverse esigenze di queste generazioni di giovani, banche e fintech innovative stanno superando i limiti delle modalità di prestito, dall’automazione e dalle API aperte, fino al finanziamento collettivo per aziende e ai mutui immobiliari.  

Uno degli esempi più lampanti di questa evoluzione è il prestito incorporato e, più specificatamente, il modello del Buy Now, Pay Later, o BNPL (Acquista ora paga dopo). 

Questo articolo della serie dedicata alla finanza incorporata spiega in che modo questo approccio rivoluzionario ai servizi finanziari sta trasformando il settore dei prestiti. Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato Laurel Wolfe, vicepresidente del marketing di Mambu, una piattaforma SaaS di cloud banking che si integra flessibilmente con le soluzioni di fornitori e aziende che desiderano offrire i propri prodotti finanziari, tra cui i prestiti. L’esperienza in Mambu (e in passato in Klarna) ha consentito a Laurel di acquisire una visione completa su come i modelli di BNPL stanno cambiando le modalità con cui retailer, provider di pagamento e altre realtà servono i propri clienti.

Cos’è il metodo di pagamento “Buy Now, Pay Later”?

I servizi BNPL e di prestito incorporato sono una branca della finanza integrata, ovvero soluzioni finanziarie “invisibili” messe a disposizione in contesti insoliti. Laurel afferma che l’obiettivo è “conoscere il pubblico molto bene e offrirgli ciò che vuole, quando e dove vuole.”

Si tratta di un metodo fortemente cliente-centrico di fornire servizi finanziari. Nel caso delle soluzioni BNPL, il prestito incorporato consente ai clienti di accedere più facilmente al finanziamento di cui hanno bisogno, proprio al momento del pagamento.

Accesso semplificato ai finanziamenti per i clienti

I servizi BNPL permettono ai retailer di offrire ai clienti l’accesso al finanziamento tramite l’app di e-commerce, il gestore di pagamenti o altri canali ad hoc. Le fintech come Afterpay, Klarna e Sezzle forniscono la tecnologia e i dati necessari per agevolare questa operazione.

In sostanza, il modello BNPL è un piano di pagamento a rate. Un cliente desidera acquistare un prodotto e sceglie di dilazionare il costo totale. Selezionando l’opzione di BNPL del retailer, accende a tutti gli effetti un piccolo prestito che poi ripaga nel giro di settimane a (generalmente) tasso zero. Il retailer riceve il pagamento completo in anticipo, mentre il fornitore del servizio BNPL riscuote il rimborso dall’acquirente.

I vecchi modelli, invece, prevedevano che il cliente effettuasse l’acquisto con carta di credito o richiedesse persino un prestito in banca. Ciò lo obbligava a sostenere tassi di interesse significativi e ad attendere per la concessione del finanziamento.

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Le fintech, però, hanno accesso a più dati per valutare il rischio di credito e riescono a concedere prestiti più rapidamente rispetto a una banca tradizionale. Inoltre, possono integrare tutto questo direttamente nelle piattaforme di e-commerce dei retailer. Combinando questi fattori, aumenta l’accessibilità ai prestiti (anche per chi non ha una storia creditizia) e si riducono i tassi alti tipici dei finanziamenti tradizionali, delle store card e della concessione del credito. È una forma di prestito fortemente cliente-centrica e inclusiva. 

“Molti giovani non hanno una carta di credito e tantomeno ne vogliono una”, afferma Laurel. “Questo è un metodo alternativo di erogare prestiti. Utilizzando dati di fonti esterne o aggiuntivi a quelli delle centrali rischi, le fintech che offrono servizi BNPL sono in grado di valutare meglio il rischio di credito di una persona, andando oltre a quanto attesta solo il credit score.”

I dati dimostrano che l’avversione a contrarre debiti delle giovani generazioni e l’accessibilità ai prestiti ottimizzata dal modello BNPL hanno accelerato la crescita di questo metodo di finanziamento. Infatti, lo studio di McKinsey indica che la scelta di piani di pagamenti a rate al momento dell’acquisto si sta diffondendo 3 volte più rapidamente rispetto all’uso di carte di credito e 5 volte più velocemente rispetto all’uso di store card, rendendolo uno dei metodi di pagamento maggiormente in ascesa oggi.

Oltre al fatto che il modello BNPL consente a un numero maggiore di consumatori di acquistare prodotti che altrimenti non potrebbero permettersi, Laurel sottolinea anche che i retailer che offrono questo servizio ottengono un maggiore controllo sul ciclo di vita dei clienti. “Consente ai retailer di raccogliere più informazioni sui clienti, conoscerli meglio e quindi rafforzare il rapporto con loro, in quanto offrono molto di più rispetto a prima.”

Un nuovo standard per i prestiti

I piani di pagamenti a rate BNPL non sono nulla di nuovo di per sé. Ciò che è cambiato è il modo in cui vengono concessi i prestiti, insieme al contesto e alla velocità di erogazione. Come sostiene Laurel:

“Se ci chiediamo quali sono le realtà che hanno successo nel settore dei prestiti oggi, possiamo rispondere che sono quelle più veloci a operare, come le fintech. [...] Le persone vogliono convenienza e controllo, senza dover attendere. In passato, per controllare la solvibilità ci volevano delle settimane. Ora i consumatori cercano un servizio più veloce e immediato. Adesso le nostre vite si fondano sull’immediatezza, soprattutto nelle preferenze di acquisto, e questo si riflette anche nelle aspettative sui servizi finanziari.

È proprio questa attenzione al cliente a innovare la finanza integrata e a dare vita a soluzioni come i servizi BNPL. Essenzialmente, i clienti di oggi si aspettano di ricevere servizi veloci, personalizzati e semplici. Questa esperienza cliente-centrica, però, non può essere creata dal nulla. Le fintech e gli istituti finanziari tradizionali devono collaborare per trasformarla in realtà.

Secondo Laurel: “Tutti noi abbiamo il dovere di innovarci per il bene dei clienti. In questo senso, quando ci chiediamo ‘Perché facciamo quello che facciamo?’, la risposta da tenere sempre a mente è ‘per offrire un’esperienza finanziaria migliore ai clienti’.” Per far sì che ciò accada, le partnership devono soddisfare alcuni parametri, come la condivisione degli obiettivi e della tecnologia. Laurel si sofferma su fattori chiave come la priorità per le API aperte, la trasparenza e la collaborazione.

E continua: “Avere clienti felici e fedeli è il risultato migliore per tutti. Questo è il motivo per cui è importante collaborare.” 

La partnership tra Currencycloud e Mambu è un ottimo esempio. Currencycloud semplifica le transazioni internazionali aiutando le aziende a integrare un’infrastruttura finanziaria globale pronta all’uso e facile da usare. Mettendo a disposizione soluzioni complete, dai portafogli virtuali ai conti nominativi, fino alle funzioni per inviare, ricevere e gestire i pagamenti in più valute, il software di Currencycloud consente a società come Sezzle e altre di operare nel settore del BNPL. Questi servizi, però, non sono gli unici di cui le aziende hanno bisogno. Mambu è una piattaforma modulabile di servizi bancari e finanziari che le organizzazioni possono adottare per connettersi a sistemi all’avanguardia, come Currencycloud, e sviluppare l’offerta finanziaria moderna richiesta dagli utenti finali.

La collaborazione e l’approccio cliente-centrico sono fondamentali per risolvere prontamente i problemi e cogliere le opportunità che si presentano nel mondo finanziario. Se pensi che la collaborazione con le fintech che hanno a cuore questi valori possa giovare alla tua azienda, contattaci.

E non perderti gli altri articoli di questa serie: scopri come questa tendenza in crescita sta aiutando le aziende a integrare le transazioni nelle proprie piattaforme, in che modo le fintech come HUBUC la stanno sfruttando per offrire servizi bancari integrati e come le banche si stanno adattando a queste novità.

 

Laurel Wolfe, vicepresidente del marketing di Mambu

Laurel vanta oltre 15 anni di esperienza in marketing che ha acquisito occupando posizioni dirigenziali in fintech e società di pagamento internazionali. Nel gennaio 2021 è entrata in Mambu per guidare le attività globali di marketing e diffondere la visione aziendale di cambiare i modelli tradizionali delle banche e dei servizi finanziari. Prima di Mambu, ha diretto le attività di marketing di Klarna nei principali mercati di sviluppo, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Italia e Australia. Durante il suo mandato, Klarna è passata da unicorno a decacorno. Laurel ha anche curato per molti anni le operazioni di marketing per l’area EMEA di Verifone, società leader del settore paytech.

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