Fintech 10 dicembre 2019

Quattro difficoltà delle società fintech nel mondo

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Di: Currencycloud
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La rivoluzione fintech

Gli ultimi decenni hanno scosso il mondo della finanza con l’esplosione di innovazioni tecnologiche, della globalizzazione e di cambiamenti delle aspettative dei consumatori. L’origine di tutte queste novità? La tecnologia finanziaria o fintech.

In che modo le società fintech metteranno a dura prova le banche?

Le società fintech sono in prima linea nella rivoluzione digitale del settore finanziario, costringendo gli istituti tradizionali a tenere il passo. A differenza di questi ultimi, le società fintech sono digitali, agili e moderne. La maggior parte di esse ha integrato completamente gli elementi essenziali per un’azienda di ultima generazione: processi di automazione, bot e servizi cloud.

La richiesta di servizi finanziari digitali è ai massimi storici. Gli investimenti in start-up fintech fioccano: sono arrivati a registrare un record di 31 miliardi di dollari (29 miliardi di euro) nel 2018, più del doppio rispetto all’anno precedente. Le società fintech che forniscono servizi monetari hanno soddisfatto il bisogno di soluzioni finanziarie semplici, accessibili e convenienti, e ora occupano un ruolo essenziale nell’economia globale. Hanno persino introdotto nuove modalità di crescita nel settore: l’innovazione collaborativa ha consentito alle banche di credito cooperativo di espandere la propria base di clienti.

Il futuro delle società fintech sembra non avere confini: persino la possibilità che Amazon fondi una banca non è così inverosimile. In realtà, questo settore è ancora agli albori, ricco di un grande potenziale non sfruttato e in continua crescita.

Ma non è tutto rose e fiori. Oggi le società fintech sono alle prese con quattro difficoltà principali e, per avere successo nel tempo, devono farsi avanti per superarle. I leader del settore che affronteranno queste difficoltà andranno incontro a una crescita senza eguali.

Quattro difficoltà delle società fintech

Prima difficoltà: innovazione

L’innovazione è la forza del fintech. È ciò che dà alle società di questo settore una marcia in più, trasformandole in una ventata di aria fresca e nuove idee nel mondo finanziario. Le tecnologie più recenti consentono di rinnovare un campo spesso complesso e legato alla tradizione. L’impatto è avvertito in tutto il mondo, tant’è che tale fenomeno si è diffuso fino in Corea del Nord.

Ma l’innovazione può essere un’arma a doppio taglio. Induce uno stato di costanti modifiche e aggiornamenti competitivi in cui è facile perdere l’aspetto umano al centro dei servizi finanziari.

Restare al passo con le tendenze

L’innovazione è incredibilmente benefica, almeno per alcuni. Le banche stanno rapidamente perdendo terreno rispetto alle società fintech, pur continuando a occupare un ruolo essenziale nel panorama finanziario internazionale. Questa disparità tecnologica rallenta le banche che quindi faticano a tenere il passo.

La tecnologia ha anche cambiato le richieste e le aspettative dei clienti. L’open banking e la personalizzazione sono sempre più importanti, mentre le tendenza come il machine learning fa parlare molto di sé. Tuttavia, le banche (soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni) non riescono ad adattarsi facilmente. Questa è una problematica che le società fintech devono tenere d’occhio e trasformare in un’opportunità per creare partnership strategiche per entrambe le parti. Semplicemente, le banche non possono essere abbandonate a loro stesse nel sistema globale corrente.

Equilibrare lato umano e tecnologico

L’innovazione e la tecnologia sono i pilastri delle società fintech, per questo danno quasi per scontato che tutti i clienti vogliano servizi più nuovi, veloci e automatizzati. Tuttavia, quelle che partano da questo presupposto rischiano di perdere il contatto con le esigenze dei propri utenti.

La verità è che la maggior parte dei clienti desidera interagire con un essere umano per la gestione delle proprie finanze, per non parlare delle preoccupazioni inerenti alla sicurezza e la resistenza ai cambiamenti che la digitalizzazione trascina con sé. Allo stesso tempo, però, la stessa digitalizzazione consente ai clienti di tutto il mondo di usufruire dei servizi bancari (come dimostra l’esperienza di una società fintech brasiliana), offrendo enormi opportunità di crescita e maggiore accessibilità.

È importante che le società fintech continuino a mettere la customer experience al primo posto. È molto facile perdere di vista le esigenze reali dei clienti quando l’attenzione è rivolta all’adozione di nuove, brillanti tecnologie. Durante la fase di ottimizzazione e aggiornamento, occorre ricordare di ascoltare sempre i clienti.

Seconda difficoltà: normative

Una delle difficoltà principali incontrate nel settore fintech dalle nuove società è la gestione del rischio normativo e di conformità. È un aspetto relativo al mondo della finanza e particolarmente importante per le società fintech.

Nuove normative internazionali

La questione inerente alle normative è stata al centro dei dibattiti negli ultimi anni, dando vita a numerose leggi come la PSD2, che regola i servizi di pagamento, e il GDPR, che disciplina l’utilizzo dei dati. Le norme toccano ogni aspetto del settore finanziario. Considerato che ne vengono emanate sempre più, le società fintech sono costrette a restare al passo e garantire la conformità, fattore indispensabile per mantenere la fiducia di partner e clienti.

Le società fintech dovrebbero invece considerare le leggi come un sistema di best practice. Se le osservano con rigore piuttosto che vederle come degli ostacoli, il successo futuro è quasi certamente assicurato.

Antiriciclaggio e adeguata verifica

L’antiriciclaggio (Anti Money Laundering, AML) è una serie di procedure, leggi e normative introdotte per contrastare la generazione illegale di capitali. Le società fintech e di servizi monetari sono soggette a controlli molto severi. Quelle che non si adeguano rischiano multe, la sospensione o la revoca della licenza, oltre al danno alla propria reputazione. Nello specifico, le società di servizi monetari faticano a soddisfare i requisiti sempre più rigidi relativi all’antiriciclaggio e all’adeguata verifica.

I servizi finanziari digitali si basano su processi semplici e veloci, perciò hanno sempre più difficoltà a garantire la conformità alle norme antiriciclaggio. Ogni precedente di mancata osservanza a tali leggi è estremamente dannoso per una start-up fintech in cerca di investimenti e della fiducia dei clienti. Questa è stata una questione molto importante nell’ultimo decennio, infatti tali inadempienze hanno compromesso la fiducia tra banche corrispondenti e società di servizi monetari, spingendo le prime a dimostrarsi riluttanti verso le seconde.

Problemi di conformità

L’emanazione di nuove normative e l’inasprimento di quelle vigenti rappresentano un’altra difficoltà incontrata dalle società fintech, sia dal punto di vista della soddisfazione di questi standard severi, sia da quello della formazione vera e propria del personale alla gestione della conformità. Senza una solida cultura in materia di conformità e un programma di formazione documentato, le società rischiano ancora più multe e sanzioni.

Le società fintech sono sul mercato da pochissimo tempo, per questo spesso non dispongono di quei processi di conformità validi e snelli che invece le banche hanno. Nonostante utilizzino una tecnologia più moderna e agile rispetto al quella delle banche tradizionali, queste ultime hanno a disposizione più risorse (sotto forma di personale, esperienza e procedure consolidate) che le aiutano a rispettare i requisiti di conformità.

Terza difficoltà: concorrenza e rischio

La creazione di una società fintech di successo è come un percorso in salita. È una lotta continua contro competitor affermati, come le banche tradizionali. Può essere difficile muovere i primi passi o andare avanti, aspetto che rende la concorrenza di settore una difficoltà importante per le società fintech.

Derisking e inaccessibilità ai servizi bancari

Molte banche non vedono di buon occhio le società fintech, credendo che sia rischioso e pericoloso sostenerle. Ecco perché stanno chiudendo in massa i conti in queste società e negando l’accesso ai loro servizi al settore. Ed è proprio a causa di questa avversione delle banche tradizionali se tantissime società fintech si ritrovano a combattere con le unghie e con i denti per poter usufruire dei servizi necessari per operare.

La diffidenza delle banche può essere una barriera enorme. Da quando le operazioni di derisking hanno iniziato a prendere piede nel settore, le società fintech e di servizi monetari si scontrano con l’ostilità delle banche a cui si affidano per fornire i propri servizi, soprattutto a livello internazionale. L’ondata di tali operazioni incide su innumerevoli di queste società rendendole instabili o incapaci di ottenere aiuto dal mercato.

Fiducia e aspettative dei clienti

L’altro lato della medaglia è dato dalla fiducia dei clienti. Le società fintech offrono tanti nuovi vantaggi, ma spesso non godono di buona reputazione o della fiducia del settore. I clienti potrebbero non sapere che le società fintech sono regolamentate esattamente come le banche. Il denaro è un tema così delicato che è indispensabile dare quante più rassicurazioni possibili.

Per diventare società finanziarie affidabili, le organizzazioni fintech devono garantire trasparenza e sincerità ai clienti. Questi elementi sono essenziali per iniziare ad abbattere quelle barriere che ostacolano la conquista della fiducia e per cambiare la percezione rispetto alle società fintech e alle banche.

Quarta difficoltà: espansione internazionale

Le difficoltà delle società fintech, come il rischio e le normative, si uniscono e formano enormi barriere all’espansione internazionale. In genere, questa operazione si basa sullo sviluppo di collaborazioni con le banche locali, un processo lungo e macchinoso che blocca fortemente la crescita.

Le società fintech spesso si affidano alle banche per sviluppare una rete e ottenere l’accesso a IBAN e conti che consentano loro di gestire i fondi dei propri clienti. Inoltre, faticano a trovare soluzioni bancarie in grado di supportare la crescita in più stati o Paesi.

La conformità rappresenta un grande ostacolo, soprattutto negli Stati Uniti. Per offrire una soluzione tecnologica ai propri clienti, le società fintech devono essere regolamentate in tutti e 50 stati, andando quindi incontro a un processo lungo e oneroso. I costi necessari per operare a livello internazionale (centinaia di migliaia di dollari ogni anno per ciascun Paese in cui sono autorizzate e regolamentate) impediscono alle start-up di crescere nel mondo.

Senza partnership solide, i pagamenti internazionali restano un sogno irrealizzabile di molte società, per non parlare delle gravi perdite causate dalle operazioni di cambio. I pagamenti internazionali agili sono l’obiettivo. Ma come fare per accedervi?

 

La soluzione: partnership con aziende paytech

Le partnership con aziende paytech consentono alle società fintech di passare al livello successivo della crescita. L’innovazione dei pagamenti semplifica transazioni, soluzioni transfrontaliere e crea una connessione tra tradizione e progresso: le partnership con aziende globali di servizi di pagamento sono il futuro per le società fintech.

Ad esempio, il sistema di pagamento di Currencycloud permette già alle società fintech di ampliare rapidamente la propria attività includendo operazioni di cambio, pagamenti e trasferimenti. L’aspetto più importante è che consente di farlo senza obbligarle a investire in costose modifiche infrastrutturali, a limitare l’accesso a determinati Paesi e mercati o ad aumentare le commissioni ai propri clienti, aiutandole così a superare le difficoltà principali poste dal settore fintech.

Espansione globale

Ovviamente, le società fintech e di servizi monetari potrebbero collaborare con le banche per agevolare l’espansione internazionale, ma sarebbero ancora penalizzate dai processi lenti e obsoleti di queste ultime. Inoltre, internazionalizzarsi significa anche che non è più sufficiente offrire una sola valuta o i servizi in un unico mercato. Se una banca partner non fornisce la rete globale necessaria, sorge l’obbligo di instaurare un’altra partnership con un altro istituto, operazione che può richiedere fino a un anno di tempo.

E questa economia turbolenta non consente di aspettare un anno. Bisogna essere in grado di fornire servizi facili, veloci e adattabili ai propri clienti prima che passino alla concorrenza. La soluzione, quindi, è collaborare con un fornitore di liquidità diverso dalle banche, dotato degli strumenti tecnologici, dell’esperienza e della rete appropriati per poter offrire pagamenti transfrontalieri conformi. È difficile trovarne uno capace di soddisfare ogni esigenza, per questo è meglio cercare soluzioni che si integrino perfettamente nei flussi di lavoro esistenti e automatizzino completamente i processi di pagamento.

Senza dubbio, l’espansione globale è un’operazione necessaria per tutte le società che vogliono sopravvivere in futuro. Per quanto riguarda le questioni davvero importanti (tra cui le normative, il rischio e le responsabilità), è essenziale assicurarsi che i partner coinvolti nel processo siano esperti in pagamenti globali a tutto tondo. Un’azienda paytech aiuta a partire con il piede giusto.

In definitiva, quando le società fintech collaborano con aziende paytech per evitare di affrontare direttamente le leggi stringenti e le difficoltà opprimenti associate alle partnership con le banche tradizionali, la crescita dei propri clienti privati e aziende schizza alle stelle. Tutti, incluse le imprese internazionali, i mercati locali e soprattutto i consumatori, traggono vantaggio dall’innovazione, la globalizzazione e l’inclusione finanziaria suscitate dalle società fintech.

Case study: i vantaggi dimostrati dei pagamenti

Agility Forex è una società fintech canadese che offre servizi di cambio a tutti, a tassi normalmente riservati a grandi imprese. La sua piattaforma consente agli utenti di evitare di passare per le banche e ad accedere ai tassi del mercato interbancario, senza spese e commissioni. In questo modo, possono inviare pagamenti all’estero al prezzo più basso possibile. La missione di Agility Forex è eliminare le difficoltà associate alle operazioni di cambio per offrire transazioni più facili, veloci e convenienti alle piccole aziende e ai clienti privati.

Grazie alla collaborazione con noi di Currencycloud, Agility Forex è cresciuta rapidamente, entrando in un nuovo mercato e diventando ancora più efficiente quasi istantaneamente. In Currencycloud abbiamo sviluppato una rete in grado di supportare pagamenti in 212 Paesi tramite SWIFT e in oltre 35 valute attraverso conti correnti locali. La partnership aiuta Agility Forex a fornire una soluzione molto più completa ai propri clienti.

Inoltre, i pagamenti e la liquidità in valuta vanno di pari passo. Ad esempio, quando Agility Forex riceve una richiesta di pagamento in dollari neozelandesi, in genere la sua disponibilità relativa a questa particolare valuta è limitata. La partnership con noi di Currencycloud le permette non solo di acquistare valute a tassi all’ingrosso, ma anche di effettuare contestualmente i pagamenti.

La conclusione? La combinazione tra società fintech e paytech è vincente e la collaborazione giusta può aiutare ad avere successo nel settore finanziario.

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