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Colmare il divario tra pagamenti e prestiti - Currencycloud

Scritto da Currencycloud | 3-feb-2022 10.51.00

Anche se prestiti e pagamenti sono sempre stati correlati tra loro in qualche modo, al di fuori del settore bancario o finanziario questi due servizi rimangono generalmente distinti: si pone l’attenzione su uno o sull’altro.

Ma questi due spazi distinti stanno vivendo un’evoluzione che, seppur lentamente, li porterà a fondersi, colmando il divario esistente tra i due riscontrato dagli utenti finali.

I fattori che stanno rendendo possibile questa fusione sono diversi:

  • la maggior parte dei richiedenti di un prestito si ritroverà, prima o poi, a elaborare e incassare pagamenti in un modo o in un altro;
  • la transizione ai servizi digitali e marketplace online consentirà alle aziende di raggiungere un maggior numero di clienti e di acquistare beni da più lontano, accedendo a prezzi migliori e nuovi prodotti;
  • l’open banking permetterà ai prestatori di accedere a più dati di pagamento precisi per la valutazione del rischio e del credito;
  • i prestatori hanno iniziato ad ampliare le proprie offerte per fornire sempre più ai richiedenti ciò di cui hanno bisogno, in un unico ambiente, per accedere e usare i propri fondi.

Cosa comporta questo nella pratica?

I prestatori, o più precisamente le lendtech, si stanno innovando rapidamente perché usano più che mai dati granulari e offrono servizi migliori e completi ai clienti. I pagamenti sono un aspetto importante di questo nuovo panorama.

La capacità di accedere ai dati transazionali dei clienti aiuta a prendere decisioni con maggiore sicurezza e trasparenza. Emersa con la nascita dell’open banking e dell’integrazione dei gateway di pagamento basata su API, oggi questa capacità sta spingendo i prestatori a offrire internamente sempre più servizi correlati ai pagamenti attraverso le partnership.

Tali servizi permettono di effettuare svariate operazioni, come inviare fondi direttamente a terze parti, offrire ai clienti conti nominativi per pagare con i fondi presi in prestito o, in alcuni casi, persino per ricevere i pagamenti (il sogno degli incassi!).

Se un prestatore avesse la possibilità di detenere le entrate di un’azienda e di effettuare pagamenti proprio come una banca, considerata la crescita del Banking-as-a-Service (BaaS), perché non dovrebbe farlo? Ciò renderebbe la sua offerta molto più accattivante e garantirebbe un’esperienza utente migliore all’azienda. I classici vantaggi offerti dalle banche (tassi di interesse, scoperti di conto e prestiti) si stanno riducendo rapidamente.

Queste soluzioni colmano il divario tra i due settori, creando inoltre grandi benefici nel lendtech sia per gli operatori interni che per gli utenti finali.

Da un lato, i prestatori accedono facilmente a più dati in tempo reale e a funzioni di riconciliazione e di creazione di report migliori, sfruttando così la possibilità di generare entrate aggiuntive e usare nuove funzionalità per inviare e incassare fondi in modo sicuro.

Dall’altro lato, i richiedenti di un prestito ottengono una suite completa di nuove funzioni, come la possibilità di applicare tassi di cambio più convenienti ai propri acquisti, di accedere più facilmente ai fondi e di spenderli in modo efficace.

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Conclusione

Nei prossimi anni, i fornitori di servizi di prestito e di pagamento collaboreranno sempre di più in modo efficace, mentre le lendtech continueranno a innovare i servizi offerti ai richiedenti di finanziamenti. Ora che i clienti iniziano a fidarsi delle soluzioni digitali “alternative”, la fusione tra questi due innovativi settori in rapida crescita non potrà che tradursi in una customer experience migliore e maggiore efficienza.