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Per le fintech, s’intravede il sole anche in inverno

Scritto da Currencycloud | 1-ago-2023 14.25.00

Il terzo trimestre del 2022 è stato il più lento dall’inizio della pandemia per i finanziamenti di venture capital, inducendo molte fintech a sospendere i propri progetti ed entrando così nel cosiddetto “inverno del fintech”. Eppure i clienti continuano a dimostrare interesse e ad avere aspettative verso i servizi di queste società, tendenza in netto contrasto con quanto appena affermato. E infatti le fintech che se ne sono accorte continuano ad avere successo nonostante le difficoltà del mercato globale, dimostrando che ci sono ancora opportunità da cogliere.

In questo articolo presentiamo due fintech, entrambe nostre clienti, che hanno avviato l’attività nel 2020: Crezco con sede a Londra e Lesslie in Svezia. Entrambe hanno attraversato momenti difficili e sono riuscite ad avere successo ascoltando consumatori e aziende e rispondendo alle loro esigenze. L’obiettivo di Crezco è consentire ai propri clienti di effettuare facilmente transazioni transfrontaliere B2B, mettendo a disposizione i pagamenti globali open banking su un’unica piattaforma internazionale facile da usare. Da quando è entrata nel mercato nel 2020, Lesslie ha introdotto Lesslie Pay, aiutando le PMI svedesi che operano a livello internazionale a semplificare l’amministrazione e a ridurre i costi attraverso l’integrazione tra banche, software di gestione dell’attività e autorità fiscali.

Abbiamo intervistato Ralph Rogge, CEO di Crezco, che reputa ancora il settore fintech “la terra delle opportunità”, e Gunnar Rytterling, CEO di Lesslie, secondo cui il futuro “è più roseo che mai”.

Ralph Rogge: “In Crezco, abbiamo definito una vision a lungo termine che ci ha evitato di cambiare la strategia o la roadmap dei prodotti durante la recessione economica. Per molte aziende, la recessione si è tradotta in un inverno degli investimenti, obbligandole a concentrarsi sulla redditività piuttosto che sulla crescita. La nostra missione non è aumentare il prezzo delle nostre azioni nell’immediato, ma di aiutare i nostri clienti a gestire facilmente le proprie finanze. Perché è in questo modo che possiamo creare valore per gli azionisti domani come per molti anni a venire.

Le fintech mirano a ribaltare lo status quo, un’ambizione che può rivelarsi più difficile con una recessione in corso, ma non impossibile. A prescindere da questa crisi, le aziende hanno comunque problemi a ricevere istantaneamente pagamenti, inviare fondi nel mondo, pagare le fatture, accedere ai finanziamenti, aprire conti correnti, incassare gli interessi e gestire il flusso di cassa. Ciò significa che le opportunità ci sono ancora per chi sviluppa prodotti capaci di superare queste difficoltà. Ad esempio, in Crezco vogliamo semplificare i pagamenti e creare una fintech dedicata alle PMI che desiderano crescere a livello internazionale.”

Gunnar Rytterling: “All’inizio, Lesslie puntava a diventare la neobanca per le piccole e medie imprese con un’attività internazionale, ma nel tempo ci siamo resi conto della necessità di concentrarci sul presente per generare profitti e un flusso di cassa positivo.

In altre parole, anche se non abbiamo cambiato la strategia globale, è stato importante adattare le nostre tattiche per soddisfare le esigenze immediate dell’azienda. E poiché sapevamo per esperienza diretta che il cuore dei servizi finanziari di un’impresa sta nei pagamenti, la nostra priorità è stata sviluppare, lanciare e migliorare Lesslie Pay.”

2023: un anno di grandi difficoltà, ma anche di opportunità

Ralph Rogge: “Il settore fintech è complesso, soprattutto l’aspetto finanziario piuttosto tecnologico. Banche, neobanche e finanziarie online faticano ancora a espandersi nel mondo. A differenza di app e siti web per consumatori, alle fintech serve molto di più di un sistema operativo come iOS e un browser compatibile.

Ciononostante, l’obiettivo resta comunque crescere a livello internazionale a costo marginale zero. Per raggiungerlo, occorre garantire l’interoperabilità sia dal punto di vista normativo che tecnologico. Il percorso è costellato da diversi ostacoli, come la mancanza di reti di pagamento in tempo reale e procedure di KYC superate, ma Currencycloud offre vari strumenti che, anche se non risolvono tutti i problemi, riescono ad appianarne molti. Il lato positivo per noi di Crezco è che ci sono ancora diverse difficoltà da superare, dunque rimane molto altro da fare.”

Gunnar Rytterling: “Le condizioni macroeconomiche hanno reso i finanziatori meno propensi a investire in venture capital senza flusso di cassa. Per attrarre finanziamenti, le fintech in fase iniziale devono scegliere una nicchia ultra specifica e offrire un servizio all’avanguardia più definito in grado di risolvere un determinato problema. Oggi per loro è molto più difficile iniziare con una piattaforma generica che funziona per tutto e si rivolge a tutti.

L’opportunità sta nel capire i problemi reali dei clienti. Per riuscirci, bisogna che utilizzino i servizi o prodotti offerti in modo efficace. Ci sono ancora migliaia di aspetti da migliorare e automatizzare nel settore finanziario, quindi sta tutto nell’individuare problemi abbastanza ridotti da consentire la rapida realizzazione di un prodotto minimo funzionante, attirando allo stesso tempo una base consistente di clienti paganti.”

Ralph Rogge: “Anche se le aziende che hanno ricevuto valutazioni del capitale elevate sia nel 2021 che nel 2022 probabilmente faticheranno a soddisfare le aspettative degli investitori nel 2023, i tassi di crescita su base mensile non stanno rallentando. Il volume totale dei pagamenti a livello globale aumenterà e diminuirà con l’attività economica, ma le fintech come Crezco viaggiano con venti a favore, che sono strutturali e non ciclici.

Gli investitori avversi al rischio del settore danno un’opportunità a Crezco: quella di avere successo sotto la pioggia invece di aspettare che passi la tempesta. Questa è ancora la terra delle opportunità per noi e per molte altre fintech.”

Gunnar Rytterling: “Dal punto di vista tecnologico, credo che ci siano e ci saranno per molto altro tempo migliaia di opportunità da cogliere sfruttando le API dell’open banking. La normativa PSD2 sulle API ne sta favorendo la diffusione in tutto l’ecosistema bancario. Inoltre, le API delle banche migliorano giorno dopo giorno, aiutando noi fintech a creare facilmente soluzioni ancora più intuitive e integrate per i clienti finali.”

Approfitta della volubilità delle abitudini dei clienti

Ralph Rogge: “Per i consumatori, tutto è facile, immediato, disponibile online e spesso gratuito. I nostri clienti sono dirigenti finanziari di aziende che sempre più spesso si aspettano la stessa facilità d’uso di prodotti come Spotify e Netflix anche per i software aziendali. È un dato positivo, visto che queste aspettative li spingono a cercare soluzioni più innovative, come quella di Crezco. Il rovescio della medaglia è che non c’è margine di errore.”

Gunnar Ryterrling: “Mi sono occupato di operazioni di cambio per oltre 10 anni in una delle maggiori banche della Svezia, perciò sapevo per esperienza diretta che molti titolari di aziende non erano consapevoli né dei costi reali che sostenevano per queste transazioni né dei tassi di cambio. Il mercato è in continua evoluzione e questo ci ha fatto rendere conto che i nostri clienti esigono sempre più che le soluzioni di pagamento transfrontaliero siano più veloci e convenienti. Questa tendenza va a nostro vantaggio poiché Lesslie offre esattamente questo tipo di servizio.” 

Ascolta i clienti

Ralph Rogge: “La nostra azienda non crea soluzioni di ripiego. I clienti ci dicono cosa funziona e non funziona, e quali sono i prossimi servizi da sviluppare. E sono fantastici perché ci raccomandano spontaneamente a nuovi clienti. Teniamo davvero molto a loro, e penso che lo sappiano.”

Gunnar Ryterrling: “Oggi, dedichiamo quasi tutto il tempo a sviluppare e progettare prodotti per rispondere alle esigenze e ai feedback dei nostri clienti esistenti e potenziali. Se hai dei clienti, sviluppare prodotti è più facile. Basta ascoltarli per riuscire a risolvere problemi reali.”

Il futuro è roseo

Gunnar Ryterrling: “La nostra è un’azienda in fase iniziale che oggi rappresenta circa lo 0,5% della quota di mercato disponibile svedese. Continueremo a crescere ancora più rapidamente nei prossimi anni, espandendo allo stesso tempo la nostra presenza nel mondo e l’offerta con servizi come la gestione della liquidità, la finanza incorporata, l’automazione della contabilità e della gestione aziendale.”

Ralph Rogge: “Il mercato dei pagamenti B2B è enorme: vale oltre 100.000 miliardi di dollari, una cifra così importante da non sembrare vera. La quota di mercato di Crezco? Meno dello 0,1%, e solo nei mercati in cui operiamo attualmente. I nostri maggiori competitor non sono Stripe o PayPal, ma tutti gli strumenti utilizzati per compilare documenti e i trasferimenti bancari manuali. Questa è la terra delle opportunità in cui gli unici ostacoli sono l’inerzia umana e la paura della tecnologia.”

Sole d’inverno per il fintech

  • Secondo Crunchbase, fino a giugno 2023 sono stati avviati oltre 1.300 round di finanziamento nel fintech, di cui circa 350 nel settore dei pagamenti o dei pagamenti mobili. Quello più consistente è stato il round di serie I a marzo in cui Stripe ha raccolto 6,5 miliardi di dollari.
  • Il Regno Unito e l’Unione Europea insieme costituiscono il terzo mercato degli istituti finanziari più grande al mondo. Secondo le previsioni, entrambi assisteranno a una crescita importante delle fintech fino al 2030, stima cinque volte maggiore rispetto al 2021 e guidata dal settore dei pagamenti.